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AKT I sie / loro / them

Artists:
Antonio Villa
Jacob Wolff
Franziska Schink
Maria Mathieu
Pascal Lampert
Pierangelo Giacomuzzi

“hems”
eine poetische Performance von Frieda Paris *** lettura performativa di Frieda Paris

DE IT
Akt I entspringt einem Plural. Er kennt weder Haupt- noch NebendarstellerInnen.

Eine Gruppe von Menschen trifft in einem Raum aufeinander, ohne es geplant zu haben.
Sie kommen aus verschiedenen Himmelsrichtungen und sprechen verschiedene Sprachen.

Wer nach dem Weg fragt, dem wird bekanntlich eine Richtung angesagt. Dieselben Fragen haben sie zusammengeführt.

Sie sind gekommen, um die Orte, die sie bewohnen, zu untersuchen.

Sie beschäftigen sich mit Nahem und Fernem, Typischem und Atypischem, Kopiertem, Geklautem und Geliehenem.

Sie fragen nach der Vergangenheit, die uns vereint, und von der wir uns nicht loslösen können (Antonio). Nach den Bruchstücken, die wir bewusst oder unbewusst von nahen und fernen Orten mitnehmen (Pascal).
Sie fragen nach der Kultur ihrer Heimat und danach, was daraus geworden ist (Pierangelo).

Sie fragen sich, was vorher da war, der Raum oder die Zeit. Zerlegen dafür den Weg, auf dem sie gehen, und suchen nach der idealen Linie (Maria).
Was bedeutet ideal?
Haben alle denselben Traum oder verwandelt sich die Utopie der einen bei den anderen in einen Alptraum (Jacob)?
Sie fragen sich, was einen Ort kennzeichnet, kurz: Ortsspezifisches.
Was währt für immer und was verändert sich (Franziska)?

Akt I zeigt die Unmöglichkeit der Isolation des Menschen. Was für den einzelnen vergänglich scheint, lebt in der Erinnerung aller weiter.

Viele Menschen vergessen weniger.
Ihre Zukunft ist gemeinsam und veränderbar.
Akt I nasce dalla pluralità. Non prevede protagonisti né co-protagonisti.

Un gruppo di persone si ritrova in una stanza senza averlo pianificato.

Loro provengono da luoghi diversi e parlano lingue differenti.

A chi chiede un’indicazione, viene data in risposta una direzione. Queste stesse domande hanno portato il gruppo ad incontrarsi. Loro sono partiti per indagare sui luoghi in cui vivono.

Loro si occupano del vicino e del lontano, del tipico e atipico, del copiato, reclamato e del prestato.

Si interrogano sul passato che ci unisce e dal quale non possiamo dividerci (Antonio). Si chiedono dei frammenti che, consciamente o inconsciamente, da luoghi vicini e lontani, prendiamo con noi (Pascal).

Si chiedono della cultura della loro terra e di quello che ne è stato dopo (Pierangelo).
Si domandano cosa c’era prima, lo spazio o il tempo. Abbatono allora la strada che avevano seguito e si mettono alla ricerca di una linea ideale (Maria).

Cosa significa ideale?
Hanno tutti lo stesso sogno oppure l’utopia di uno si trasforma nell’incubo dell’altro (Jacob)?
Si chiedono cos’è che caratterizza un luogo, in breve: il luogo nello specifico.

Cosa dura per sempre e cosa invece cambia (Franziska)?

Akt I mostra l’impossibilità di isolare l’uomo. Ciò che al singolo individuo appare come transitorio, vive per sempre nella memoria di tutti.

Molte persone insieme dimenticano di meno.

Il loro futuro è unito e variabile.
akt_i.1544549076.txt.gz · Last modified: 2018/12/11 18:24 by oneplusoneisthree